Theresa Perez vive a Brooklyn, NY. È una consulente commerciale e di marketing per imprenditori di arte e cultura, avendo lavorato con clienti come Esperanza Spalding e Listen Creative Agency.
A novembre lancerà anche un nuovo business chiamato IN Arts Creative Agency (inarts.nyc). Puoi saperne di più su Theresa o contattarla sul suo sito Web: www.theresaperez.com
Di recente ha concluso il suo percorso di studi alla Rome Business School con un Master in Management Culturale.
Il suo project work consiste in un business plan per l’agenzia che ha recentemente lanciato.
Ho iniziato a lavorare in modo indipendente con artisti a metà del 2015. Avevo trascorso i precedenti 10 anni facendo l’attrice e l’amministratrice in organizzazioni no profit e in una società di musica di grandi dimensioni, Sony Music. Mi sentivo pronta ad avviare un’attività in proprio e iniziare a lavorare direttamente con gli artisti. La mia idea iniziale era quella di lavorare con artisti sulla base di un progetto e di aiutarli a migliorare. Ho iniziato a stabilire contatti con artisti locali a New York per capire meglio come avrei potuto rendermi utile, e ho creato una struttura per intervistarli sul loro lavoro e per risolvere i problemi relativi ad alcuni aspetti fondamentali del business che avrebbero potuto essere migliorati. In questo modo ho avuto l’opportunità di lavorare con Esperanza Spalding, una musicista di fama mondiale. Il lavoro con lei è iniziato con un progetto di consulenza inteso ad analizzare il modo in cui i membri del suo team collaboravano tra loro e l’eventuale possibilità di migliorarlo. Successivamente mi è stato proposto di lavorare come membro del suo team di gestione e come consulente per Red Light Management. Di fatto non avevo pianificato un percorso nella gestione degli artisti, ma una cosa tira l’altra, e alla fine sono diventata un membro a pieno titolo di questo team. Attraverso queste esperienze ho imparato che per me era piuttosto difficile lavorare con gli artisti come consulente, salvo che non intendessero decisamente avviare o far crescere un’impresa e disponessero già di abbondanti ricavi o finanziamenti. La maggior parte degli artisti cercava qualcuno che li aiutasse a costruire la propria carriera artistica o a gestirla giorno per giorno – aspetti che fanno parte della gestione degli artisti, non della consulenza. Dopo aver lavorato con Esperanza Spalding per un paio d’anni, ho fatto un passo indietro e ho iniziato a esplorare modi diversi dalla gestione degli artisti in cui avrei potuto aiutarli. Uno degli imprenditori con cui avevo parlato all’epoca mi ha chiesto se volevo aiutarlo a organizzare una prima raccolta fondi per la sua start-up. Entusiasta per la sfida, ho accettato la proposta e ho iniziato a lavorare con lui come consulente. Ho lavorato per creare processi su argomenti di base come finanza e marketing, realizzare business plan, presentazioni per gli investitori e modelli finanziari quinquennali, e abbiamo collaborato instancabilmente sulle presentazioni e sullo sviluppo del prodotto. Trascorso un anno sono orgogliosa di dire che abbiamo avuto successo e raccolto il denaro necessario per far crescere la sua azienda. Per quanto questo lavoro fosse tecnicamente al di fuori del campo dell’arte e della cultura, l’esperienza acquisita è stata preziosa e avrebbe potuto essere rivolta esclusivamente al mio lavoro con artisti e organizzazioni culturali. In effetti, il successivo cliente è stata un’agenzia creativa innovativa che lavora con musicisti e si avvale di una tecnologia all’avanguardia per creare esperienze uniche, come i concerti di realtà virtuale. Questa azienda ha avuto tanto successo ed è cresciuta così rapidamente che la struttura organizzativa esistente non riusciva più a supportarne le attività. Mi hanno chiesto di collaborare e valutare le funzioni relative a finanza e risorse umane e di proporre suggerimenti su come migliorarle. Quindi, ho avuto la possibilità di applicare tutte le mie esperienze passate per aiutare questa azienda, che opera nel settore delle arti e della cultura, a far fronte alle crescenti esigenze operative.
Per la laurea di primo livello ho studiato Contemporary Writing & Production presso il Berklee College of Music. Il mio strumento principale era il pianoforte, e ho anche scritto brani e suonato la chitarra con un gruppo musicale. Recentemente ho completato un Master in Management Artistico e Culturale presso la Rome Business School. Nel corso della mia carriera ho anche seguito corsi di formazione in project management, negoziazione di contratti, risoluzione dei conflitti e agevolazioni.
Lavorare in proprio e collaborare con persone molto motivate rende piuttosto euforici e non è mai noioso. La più grande sfida per me è stata mantenere in efficienza una pipeline di vendita: avere un flusso costante di progetti per generare un reddito più prevedibile. Ho sperimentato che devo sempre avere nuovi affari per far funzionare la mia azienda. Non mi sono mai considerata una venditrice, e non direi che mi diverte esserlo. Ma quando vendere è legato a qualcosa che mi appassiona, non ho proprio la sensazione di vendere. Si tratta più di voler dare quello che ho da offrire, assicurandomi che sia finanziariamente sano, ovviamente. Quando mi sintonizzo su questo non è così difficile, e le persone giuste di solito arrivano. Ma aspettare le persone giuste porta solo lontano. Ho scoperto che devo essere molto più proattiva per generare una pipeline di progetti.
Ci sono moltissime cose che si possono fare per creare attività economiche o per gestire affari nei campi dell’arte e della cultura. Questo è insieme entusiasmante e scoraggiante a volte. Nella mia esperienza, perseguire questo tipo di carriera nelle arti, specialmente se sei un lavoratore in proprio, richiede un’enorme capacità di autodeterminazione, perseveranza e chiarezza interiore. Tuttavia, anche se ti assicuri un lavoro in un museo o in una casa discografica, è comunque importante essere sempre consapevoli di come si vuole crescere e dare forma alla propria carriera nelle arti. Nessuno lo farà per te, e non c’è “un solo modo” per farlo.
Una cosa che consiglierei è rivolgersi a qualcuno che ne sa più di te e chiedere consiglio. Se si tratta di un buon consiglio, potresti cercare di sviluppare una relazione mentore-allievo che di solito è di reciproco vantaggio. Un buon mentore condividerà i risultati della sua esperienza con te e ti aiuterà a prendere decisioni importanti. A volte potrebbe anche fornirti opportunità di lavoro. Questo tipo di relazione è inestimabile.
Le altre cose che consiglierei è completare un master e fare una solida esperienza di alcuni anni nel mondo degli affari. Nessuna di queste è necessaria, tuttavia le ho trovate entrambe utili. È stato per me di particolare utilità aver avuto una formazione in Finanza e Risorse umane.
Lavorando con artisti e agenzie partner negli ultimi 15 anni ho constatato la continua richiesta di materiali per il marketing visuale come foto, video e siti web. Molti clienti potrebbero chiedermi questi servizi come consulente, e potrei realizzarli io o trovare i partner adatti per i progetti. Per soddisfare questa esigenza ho creato un’agenzia creativa per realizzare specificamente questo tipo di lavori.
L’incoraggiamento a realizzare il business plan per questa agenzia è venuto dal progetto finale svolto presso la Rome Business School. L’idea di base è fornire materiali promozionali di classe mondiale per attività economiche nei campi dell’arte e della cultura e sostenere la comunità di artisti locali con materiali di marketing a buon prezzo o gratuiti e consulenza aziendale. Il nostro lancio ufficiale sarà l’8 novembre 2018.
Oltre ad avviare questa nuova agenzia creativa, continuerò a sviluppare la mia esperienza come consulente lavorando con imprenditori impegnati nelle arti e nella cultura per aiutarli a crescere e a gestire meglio le loro attività.