Marshall Langer è laureato presso la Boston University e Wharton School dell’Università della Pennsylvania. Entra nel mondo accademico dopo 12 anni di una ricca carriera al servizio di numerose multinazionali negli Stati Uniti e in Europa, principalmente nel settore degli investimenti bancari (Donaldson, Lufkin & Jenrette) e l’arbitraggio degli investimenti (BNP Paribas).
A seguire una breve intervista con Marshall, insegnante di una serie di corsi di business presso la Rome Business School.
1. È stata importante l’educazione nella sua maturazione in famiglia?
Si, decisamente. Mio nonno non aveva completato la terza media, eppure ha insistito perché figli e nipoti frequentassero l’università.
2. Può raccontare qualcosa sulle sue esperienze in Europa?
Mi piace il modo in cui le persone interagiscono socialmente, soprattutto in Italia. La grande diversità rende la vita qui davvero interessante.
3. Come riesce a motivarsi per affrontare compiti impegnativi?
Semplicemente tentando. Penso al risultato peggiore e mi rendo conto che non è poi così male.
4. Che cosa la stimola nell’insegnamento?
Vedere che la gente lo apprezza. Sapere che il tempo è stato ben speso e che questo è dipeso da me.
5. Quali sono le sue aspettative riguardo agli studenti?
Che facciano domande sensate, siano capaci di misurarsi con l’insegnante e svolgano un lavoro eccellente.
6. Quali suggerimenti può dare agli studenti per quanto riguarda la crescita personale?
Quando c’è l’opportunità di una scelta, scegliere il compito più difficile. Essere il più generosi possibile. Ammettere quando qualcuno è più capace di te e cercare di imparare a migliorare.