Roma, 27 ottobre – L’evento “Innovazione, capitale umano, impresa e PA” presso la Rome Business School ha portato alla luce una serie di dati significativi sull’istruzione, il mercato del lavoro e l’innovazione in Italia. L’evento, organizzato dalla Rome Business School in collaborazione con Converger e IGF – Internet Governance Forum Italia, ha riunito esperti e professionisti per discutere il futuro dell’istruzione e del lavoro nel paese. Di seguito sono riportati alcuni dei dati chiave emersi dall’evento.
Uno dei punti salienti è l’importanza dell’istruzione post-laurea. I corsi di laurea triennale offerti dalle migliori università e business school hanno dimostrato di avere un elevato effetto moltiplicatore sui salari, con guadagni che aumentano fino a 2,5 volte nei primi cinque anni dopo la laurea. Inoltre, un titolo di laurea specialistica è sempre più apprezzato, con il 40% delle offerte di lavoro per posizioni manageriali che richiedono un Master come requisito preliminare. I titoli di studio avanzati, come un MBA, sono spesso una garanzia di accesso al mercato del lavoro e miglioramento salariale.
L’Italia continua a lottare contro l’alta disoccupazione giovanile e l’abbandono scolastico precoce. Il tasso di disoccupazione giovanile rimane elevato, e l’abbandono scolastico coinvolge circa il 19,7% degli studenti, con punte del 33% in alcune regioni. Nel 2020, l’occupazione in Italia ha subito un duro colpo, soprattutto tra i giovani e le donne, con uno su cinque giovani che ha rinunciato a cercare opportunità di lavoro.
Per affrontare le sfide dell’automazione e dell’intelligenza artificiale, l’adozione di un modello di formazione “T-shaped” è essenziale. Questo modello combina una profonda specializzazione verticale con competenze trasversali orizzontali, preparando i lavoratori a ruoli diversi in contesti multisciplinari e multiculturali. Le competenze trasversali avranno un peso significativo nel futuro, in quanto molte attività saranno automatizzate grazie all’intelligenza artificiale.
Il mercato del lavoro italiano sta subendo cambiamenti significativi. L’automazione potrebbe coinvolgere fino al 47% dei profili di lavoro, ma ci saranno anche nuove opportunità nei settori dell’assistenza, dell’intelligenza artificiale e della creazione di contenuti. L’80% dei dirigenti aziendali sta accelerando i piani per digitalizzare i processi di lavoro e implementare nuove tecnologie. La flessibilità è diventata essenziale, con un crescente interesse per il lavoro da remoto e un equilibrio tra lavoro e vita personale.
Le start-up innovative in Italia stanno crescendo, con una stima di 16.256 entro la fine del 2023, concentrandosi principalmente nei settori dell’informazione e della comunicazione, con un forte sviluppo in e-commerce e fintech. Gli investimenti in venture capital dovrebbero aumentare del 38,1% nel 2023, con 730 nuovi investimenti.
La transizione verde in Europa rappresenta un’opportunità economica significativa, con un beneficio netto di 1.800 miliardi di euro entro il 2030. L’Italia guida la classifica europea per il trend di circolarità, posizionandosi davanti a regioni come la Toscana e il Trentino Alto-Adige.
Gli esperti presenti all’evento hanno contribuito a delineare la situazione attuale e il futuro dell’istruzione e del lavoro in Italia. Tra gli esperti presenti si sono distinti il Prof. Valerio Mancini, direttore del Divulgative Research Center della Rome Business School, l’on.le Anna Laura Orrico, già sottosegretaria di Stato al Ministero per i beni e le attività culturali nel governo Conte II e attuale membro della Camera dei Deputati, l’on.le Mattia Fantinati, sottosegretario di Stato alla Pubblica amministrazione nel governo Conte I e presidente di IGF Italia, l’ing. Franco Sanseverino, CEO di Converger, insieme ai direttori Tecnico e Finanza e controllo della stessa società: l’ing. Giovanni Melis e la dott.ssa Barbara Verdolocco.
In sintesi, l’evento alla Rome Business School ha fornito un quadro completo delle sfide e delle opportunità che attendono l’Italia nel settore dell’istruzione e del lavoro, con l’istruzione post-laurea, la formazione multidisciplinare e la flessibilità che emergono come elementi chiave per affrontare il futuro con successo.