Da semplici start up a leader nel mercato: oggi le aziende crescono con il digital e i social.
Lo spazio di mercato odierno è un oceano rosso popolato da giovani start up e aziende più consolidate concorrenti per valori e mission, ma numerose sono anche le piccole e medie aziende che cercano invece di districarsi nella fitta matassa dei competitors: nascono come piccole start up col desiderio di diventare leader nel settore, immergersi nel famoso oceano blu ed evitare l’accanimento concorrenziale; è la cosidetta differenziazione, uno dei principi cruciali che Philip Kotler, guru del marketing e del management, segnala come necessari al fine di attuare una valida strategia di mercato, insieme alla segmentazione, al targeting e al posizionamento.
Concorrenti o no, obiettivo comune di ogni impresa è svilupparsi in maniera crescente, ossia sperimentare nuovi e più efficaci mezzi per raggiungere un numero sempre cospicuo di potenziali utenti e consumatori. A tal proposito, i canali social rappresentano oggi i portavoce per eccellenza delle aziende a cui non basta più esistere passivamente online e quindi essere tendenzialmente raggiungibili dagli utenti, ma valutano l’opportunità di procacciare sempre nuovi fruitori attraverso le funzionalità digital e social.
Tra i canali preferiti dalle aziende per la loro attività di comunicazione quotidiana vi sono Facebook, Twitter, Instagram e Snapchat.
Un’indagine condotta da e-marketer dimostra come la comunicazione iconica di Instragram abbia acquisito una notevole considerazione e che il suo potere visuale costituisca un valido strumento di difesa della brand awareness. Già nel 2014 emerse come Instagram sbaragliava i concorrenti Facebook e Twitter superandoli nelle interazioni.
Instagram ha mantenuto la sua pole position negli anni, anzi oggi ha di gran lunga affinato le sue properties al fine di rendere il contenuto visivo sempre più impattante e coinvolgente.
L’importanza di essere mobile responsive.
Il caso Groupon
Groupon è l’esempio eclatante di come piccole realtà, nate quando lo spazio di mercato era ancora sgombro da rivali e i mezzi di lavoro ancora troppo limitati, abbiano cavalcato l’evoluzione tecnologica negli anni e possano vantare un posizionamento d’onore sullo scenario economico odierno.
Nata nel 2008 negli Stati Uniti dall’idea di fare da ponte tra domanda e offerta di mercato, Groupon approda in Italia nel 2010 e da allora la sua crescita è stata esponenziale. Specializzandosi nella vendita di coupon in grado di permettere ai consumatori di usufruire di servizi ad un prezzo ridotto, oggi Groupon vanta un fatturato dalle cifre esorbitanti e può considerarsi leader mondiale nel settore dei gruppi d’acquisto.
Perseguire l’onda evolutiva del digital è stato fondamentale per divincolarsi tra la folla dei competitors: nella fase iniziale la gestione dei codici e dei coupon era manuale e questo richiedeva un grande lavoro di precisione da parte delle risorse, oltre ad una incredibile flessibilità lavorativa; l’introduzione del digital ha sicuramente snellito certe dinamiche, dando vita ad una organizzazione molto più metodica e dai ruoli ben definiti. Di riflesso, il miglioramento della schermata web, il fatto di essere mobile responsive e quindi di più facile fruibilità da parte degli utenti, ha ottimizzato il volume di vendita, vantando oggi un valore aziendale di 1 miliardo di dollari.
Già nel 2010, visti i presupposti della strategia di mercato in atto, Forbes, la rivista statunitense di economia e finanza, ne aveva preannunciato il successo definendo l’azienda: “the fastest growing company ever”
Il caso Corriere della sera
Il Corriere della sera, storico notiziario italiano, dal 1876, anno della sua nascita, ad oggi ha subito uno slancio in avanti considerevole: persiste il classico formato cartaceo, ma si aggiunge la versione del Corriere sui social network, la versione digitale e mobile, sia come browser che come applicazione.
Il Corriere UP o C-UP è l’ innovazione nel mondo dell’informazione virtuale che il Corriere della sera ha introdotto con l’intento di raggiungere gli utenti ovunque ed in qualsiasi momento sul proprio smartphone.
La struttura dell’applicazione è piuttosto variegata: è interessante notare come al lettore, oltre agli articoli targati Corriere, vengano proposti anche estratti di altre testate nazionali ed internazionali (riferimenti al quotidiano “La Repubblica” per esempio).
È questa una strategia controproducente?
[…] per modificare dalle fondamenta il quadro strategico di un settore bisogna iniziare togliendo il focus dai concorrenti e riorientarlo sulle alternative e dai clienti del settore ai non clienti.
Rifacendomi a questa affermazione, quella del Corriere è, a mio avviso, una strategia interessante ai fini della costruzione di un proprio spazio nel famoso oceano blu della differenzazione; il focus dei lettori non viene spostato su altri quotidiani competitors, ma orientato a compiere una scelta alternativa: la testata concorrente diventa informazione ulteriore e il lettore troverà il Corriere un pratico e comodo spazio di approfondimento a cui attingere per una conoscenza completa.
By Myriam Caccavelli
Fonti: