L’email è un canale molto utilizzato nel marketing, ma non sempre bene. Spam, mail a pioggia e invii a persone non in target sono gli errori più comuni: se vogliamo trasformare i prospect in clienti, dobbiamo studiare una strategia precisa a monte, prima di redigere l’email.
Anche nel caso dell’email marketing, ci viene in soccorso l‘insegnamento fondamentale di Philip Kotler: è importante impostare una strategia di marketing di tipo relazionale, non transazionale. Limitarci alla vendita singola è inutile se non deleterio.
Prima di una impostare una strategia, dunque, è importante capire qual è il target e studiarne bene le caratteristiche: in base ai dati raccolti, potremo decidere quale tipo di email è più adatta a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi.
Il percorso è tutt’altro che privo di ostacoli: non è facile farci dare un indirizzo email (spesso occorre un piccolo bonus per incentivare gli utenti a comunicarlo); non è facile, una volta ottenuto l’indirizzo, riuscire a farci leggere; e non è facile spingere gli utenti a compiere l’azione che vorremmo. E allora vediamo qualche buon consiglio che ci può aiutare a creare una strategia di email marketing efficace.
Scrivere email troppo formali, salvo casi rari, tende a distanziare il lettore da chi scrive. Soprattutto nell’ambito del B2C, è importante scrivere email che chiudano le distanze con il prospect o cliente (che dev’essere chiamato per nome) e che gli dia un beneficio tangibile senza toni da televendita.
Certamente, se stiamo scrivendo una email all’amministratore delegato di un’azienda per invitarlo a provare un nostro prodotto o servizio, allora il tono dovrà essere più formale (ma mai burocratico).
…facendo ben attenzione alle mail promozionali che, come già detto, devono evitare di assumere un tono da televendita. È importante comunque fidelizzare il cliente proponendogli non solo sconti e offerte speciali, ma informazioni in linea con i suoi bisogni e i suoi interessi.
L’oggetto dell’email è la prima cosa che si legge, per questo è così importante. È importante curare bene l’oggetto in base a quello che vogliamo ottenere. Possiamo scegliere di incuriosire l’utente con un titolo evocativo, con una domanda che contenga il beneficio promesso (“Sai come ho fatto a raddoppiare il fatturato?”) oppure scegliere la via della chiarezza, andando subito al sodo (“I nostri occhiali a metà prezzo”). Fare leva sui principi di scarsità ed esclusività è sempre una buona idea.
Attenzione anche alla lunghezza del titolo: massimo 50 caratteri.
Una persona ha visitato il nostro sito di e-commerce, ha riempito il carrello ma alla fine non ha acquistato? Bene, è arrivato il momento di fare re-targeting, cioè invitare a completare l’azione interrotta. Amazon, ad esempio, lo fa spesso: è una buona strategia, ma facciamo attenzione a non eccedere. Troppe email di questo tipo possono essere fastidiose.
Mailchimp, MailList Controller, SendBlaster: i programmi per gestire newsletter ed e-mail marketing sono numerosi, sia a pagamento, sia free. Farci aiutare da un software specifico per l’invio di mail ci agevolerà molto il lavoro, permettendoci così di concentrarci sulla strategia e la scrittura.