Roma, Marzo 2021 – Il nuovo report di ricerca del Rome Business School Research Center approfondisce le tematiche di e-commerce ed industria 4.0. A cura di Valerio Mancini, direttore del Rome Business School – Research Center e Josuè Prezioso, Ricercatore e Docente di Diritto ed Economia delle Industrie Culturali.
Il settore industriale sta vivendo quindi un grande processo di trasformazione, dovuto all’innovazione tecnologica, che sta rivoluzionando il modo di fare produzione sia delle grandi aziende che delle piccole e medie imprese. La cosidetta Industria 4.0, ovvero di quella che viene definita come la “quarta rivoluzione industriale”. Un vero e proprio stravolgimento dell’economia, in cui i sistemi produttivi, commerciali e logistici, integrati con l’enorme quantità di dati digitali disponibili, danno vita a una nuova modalità produttiva più efficiente, basata su automazione ed interconnessione.
La ricerca mette in evidenza l’enorme potenziale di questa “rivoluzione industriale 4.0” e, in particolare, dall’inarrestabile espansione dell’e-commerce. Lo studio analizza, inoltre, le performance dell’Italia nella scalata all’economia digitale, in particolare dal punto di vista dell’offerta. Nel nostro Paese le imprese con una presenza on-line stanno aumentando, ma restano ancora relativamente poche rispetto alla maggior parte dei partner europei e la percentuale di aziende che vendono il prodotto direttamente a una clientela BtoC, che è ancora piuttosto limitata, penalizzata da una scarsa fiducia nelle transazioni online e dalla mancanza di uno specifico know-how.
Infine, l’ultimo report del Centro di Ricerca della Rome Business School ha l’obiettivo di analizzare le principali opportunità professionali provenienti dal commercio digitale, con un’analisi specifica sull’evoluzione di alcuni specifici settori nell’era che stiamo attraversando, segnata dalla diffusione della pandemia da COVID-19, dalla Brexit e dall’espansione dell’intelligenza artificiale.
Un focus specifico è stato dato al mercato dell’Arte on-line: evoluzioni estetiche, generazionali, economiche e tecnologiche di un mercato sensibile che fornisce un caso-studio multidisciplinare per comprendere nascita, evoluzione e trend dell’ibridazione mercato-rete su scala globale. A tal proposito, vale la pena sottolineare come lo sviluppo tecnologico in atto ha inaugurato una nuova era per gli artisti digitali e vede salire agli onori delle cronache internazionali creativi, spesso sconosciuti fuori dalla propria nicchia, che in poco tempo hanno raggiunto quotazioni da capogiro al pari dei nomi più famosi dell’arte contemporanea.
La quarta rivoluzione industriale
L’Industria 4.0 è un processo che scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale e che sta portando ad un tipo di produzione del tutto automatizzata e interconnessa. Le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in Big Data, Open Data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione…
L’economia digitale in Italia
In Italia, durante la pandemia da Covid19 l’Industria 4.0 e le tecnologie ad essa collegate si sono rivelate fondamentali per contrastare la crisi. A febbraio 2021 il neo-presidente del Consiglio Mario Draghi ha espresso la necessità di “estendere e rendere facilmente fruibile il piano nazionale della Transizione 4.0 per accompagnare le imprese nel processo di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale”. In tale contesto, è importante però sottolineare che uno dei settori trainanti della rivoluzione in corso, il commercio on-line, rappresenta una sfida ancora tutta da giocare in Italia. Infatti, soprattutto in un’ottica export, questo favorirebbe l’accesso delle piccole imprese ai mercati internazionali, riducendo i costi con effetti positivi sulla competitività e sulla propensione ad esportare.
Il futuro del lavoro è sempre più digital
Oltre l’80% dei dirigenti aziendali sta accelerando i piani per digitalizzare i processi di lavoro e implementare nuove tecnologie; il 50% dei datori di lavoro prevede di aumentare i livelli si automazione di alcuni ruoli all’interno delle proprie aziende. Sorgeranno dunque 97 milioni di nuove posizioni nell’economia dell’assistenza, nelle industrie tecnologiche della quarta rivoluzione industriale, come l’intelligenza artificiale, e nei campi della creazione di contenuti. Le skills più rilevanti che i datori di lavoro considerano in aumento da qui al 2025 includono gruppi come il pensiero critico e l’analisi così come il problem solving e le abilità in autogestione come l’apprendimento attivo, resilienza, resistenza allo stress e flessibilità.
Annus Horribilis? L’ecommerce fra Brexit, COVID e Intelligenza Artificiale
Nel 2018, la casa d’aste più nota al mondo, Christie’s vende per la prima volta nella storia, un pezzo interamente realizzato da intelligenza artificiale (IA). Il prezzo è di 432,500 dollari e i suoi produttori, insieme a nuove start-up in giro per il mondo, innescano la miccia nel settore. È il 31 gennaio 2020, dopo quarantasette anni di scambi e mesi di negoziati intensi, il Regno Unito, ufficialmente, lascia l’Unione Europea. È infine il febbraio del 2020, in modo confuso e ancora in via di definizione, scoppia nel mondo la pandemia da COVID-19.
Il mercato dell’arte online: giovane, (più) sicuro, crescente e temuto
La ricerca mette in luce che i dati recenti sul mercato dell’arte on-line sono più che positivi: dai 1,507 milioni di dollari generati nel 2013, si è passati, dopo un lustro, a 4,636 – triplicando dunque i risultati. Come per altri mercati, il 2019 punta il pollice in basso e vede una perdita del 2%, che però, rispetto al 5% di perdite del più generale mercato dell’arte (non-online), risulta attutire i rallentamenti con più efficacia. Questo è dunque come si presenta il mercato dell’arte online prima dell’era COVID: in esplosiva crescita fino al 2018, in rallentamento nel 2019, ma tuttavia più pronto ad attraversare trend in discesa.
Blockchain, Crypto Art e nuovi modelli d’acquisto: il futuro del mercato dell’arte è oggi.
Se da un lato la rete e la tecnologia rappresentano un limite di fiducia e di ingresso per gli utenti del mercato dell’arte online, dall’altro è la stessa, la rete, ad offrire soluzioni concrete per abbatterne i limiti. La soluzione – fra le altre – si chiama “blockchain,” letteralmente ‘catena di blocchi,’ un sistema sofisticato e tuttavia elementare, secondo cui, ad un determinato lotto, viene associato un codice di identificazione crittografato (hash) – che, oltre al lotto stesso, include informazioni relative a dimensioni, storico degli acquirenti, date e cifre di vendita.
Leggi di più sul Report:
E-commerce and industry 4.0 between Brexit. COVID and Artificial intelligence.